Inseguendo il Sublime
ToSwim

Cosa ci spinge a tuffarci? Qual è la molla che fa superare la paura per l’ignoto, per la profondità dell’acqua, per il freddo?

Nel cortometraggio “Chasing the Sublime” la regista Amanda Bluglass racconta la storia di un amicizia, che nasce nel freddo delle acque del Nord dalla voglia di avventura e libertà.

Le "gemelle del nuoto" Kate Rew e Kari Furre, ideatrici del “The Outdoor Swimming Society” raccontano con profonda onesta il significato intimo del nuotare in acque fredde.

“C’è sempre questa componente di “sconosciuto” nel nuotare, di scomodità e rischio

La paura del freddo, della profondità, di non essere abbastanza allenato

Ma quel tuffo nel silenzio comune è come un ritorno a casa

Tutto scivola via”

Kate e Kari sono amiche da quando trovandosi a nuotare in un fiume hanno capito immediatamente che il loro amore per l’avventura le avrebbe legate per sempre.

Hanno nuotato per anni nelle acque fredde della Scozia e del Nord Europa, studiando mappe, maree, rotte, cercando di prevenire il rischio ma accettandone l’imprevedibilità.

“È l’entrare in acqua che troviamo difficile, non l’essere in acqua

Quel passo avanti sulla battigia può sembrare un momento eroico quando stiamo in piedi sulla riva, quando siamo asciutti e ci pentiamo di cosa ci aspetta

Ma amiamo l’intensità

Nelle acque profonde la vita è sempre nelle tue mani”

Kate e Kari continueranno a cercare nelle acque fredde le scomodità, la paura del freddo e dell’ignoto e il coraggio nell’affrontarle.

Ma allo stesso tempo continueranno a provare come ci si sente nella più grande libertà della vita attraverso la più semplice delle scelte: 

affogare o nuotare?

galleggiare o affondare?

Allora perchè facciamo quel passo verso l’ignoto, verso il freddo?

Kate e Kari dopo tante avventure sanno il motivo profondo che ci spinge a tuffarci:

“Per trasformare in un attimo l’ordinario in straordinario”