I nuotatori, come abbiamo visto nei precedenti articoli, non sono esenti da traumi soprattutto nel caso in cui si scenda in acqua senza un’adeguata preparazione atletica e riscaldamento o allenamento ad alta intensità.
Nello specifico i nuotatori a rana sono esposti a sollecitazioni del ginocchio causando sindromi rotulee, sinoviti e patologie capsulo legamentose.
La sindrome patello-femorale, detta anche sindrome femoro-rotulea, è un processo infiammatorio causato dall’attrito eccessivo della rotula con la superficie del femore. Questa infiammazione può essere dovuta a diverse cause, tra cui un sovraccarico funzionale, a muscoli poco elastici o deboli o dovuta a uno scorretto allineamento della rotula.
Il sintomo caratteristico è il dolore nella parte anteriore del ginocchio.
Il protocollo fisioterapico riabilitativo prevede un allungamento e un rinforzo muscolare, il taping o bendaggio rotuleo per correggere l’allineamento della rotula, terapia fisica e riequilibrio biomeccanico.
La sinovite è l’infiammazione della membrana sinoviale. I sintomi caratteristici sono il gonfiore, dovuto a una produzione ossessiva e ad accumulo anomalo del liquido sinoviale prodotto dalla membrana stessa, cute arrossata e sensazione di calore in corrispondenza del gonfiore. La sinovite al ginocchio viene trattata con metodiche diverse a seconda delle cause scatenanti, un primo approccio è un trattamento di tipo conservativo con crioterapia e riposo; successivamente riequilibrio muscolare e terapia fisica (può essere necessario il drenaggio del liquido sinoviale in eccesso).
I nuotatori a rana sono soggetti anche a patologie capsulo legamentose che nell’immediato richiedono applicazione di crioterapia e riposo per poi procedere ad una valutazione della lesione e a terapie riabilitative sport specifiche.