Per lombalgia si intende la presenza di dolore in quella regione posteriore del tronco delimitata tra le coste e i glutei (costituita dal rachide lombosacrale e dai muscoli delle docce paravertebrali). È un sintomo estremamente frequente ed invalidante, sia in fase acuta che in una eventuale successiva cronicizzazione. Negli sportivi le cause più frequenti sono la degenerazione artrosica del disco intervertebrale (discopatia degenerativa) e lo stress meccanico delle strutture anatomiche coinvolte (overuses syndromes).
Il trattamento, in particolare negli sportivi, è prevalentemente di tipo conservativo: nella fase acuta viene prescritto un riposo di tipo attivo, cioè evitando sforzi eccessivi o prolungati, con eventuale ausilio di un supporto lombosacrale in tela armata. Fondamentale sarà inoltre una terapia farmacologica e massoterapica/osteopatica. Una volta risolto l’episodio acuto, come nel trattamento della lombalgia cronica, viene impostata una terapia di mantenimento, con lo scopo di contrastare la sintomatologia e prevenire nuove riacutizzazioni. Il paziente dovrà imparare ad usare il corsetto in modo strategico, contemporaneamente bisognerà iniziare un percorso riabilitativo fisiochinesiterapico (preferibilmente in acqua) e posturale, associato a stretching dei muscoli del cingolo lombo-pelvico e degli ischiocrurali. Altre attività che possono giocare un ruolo rilevante nella fase di mantenimento sono il Pilates o Gyrokinesis, la massoterapia decontratturante, l’osteopatia, la laserterapia, la TENS e l’agopuntura.
Si ricorda infine, a chi è in sovrappeso, che il calo ponderale è la strategia migliore per sollevare la nostra schiena da un eccessivo carico meccanico. Fondamentale, per gli sportivi di alto livello, affidarsi a figure riabilitative dedicate, in grado di personalizzare la rieducazione in base a precisi gesti atletici. Nei casi più difficili possono essere proposti trattamenti invasivi, che spaziano da tecniche infiltrative fino a soluzioni chirurgiche, ovviamente previa valutazione di uno specialista in chirurgia vertebrale.